sabato 29 dicembre 2007

ORDINE DI CHIESA
06 ottobre 1958
Tabernacolo Branham
Jeffersonville, Indiana, U.S.A

1- Abbiamo appena concluso la grande riunione di cinque sere al Tabernacolo, dove, per grazia di Dio e col Suo aiuto, ho cercato con insistenza, per mezzo della Scrittura, di mettere in ordine la Chiesa del Signore Gesù Cristo, nel modo in cui crediamo al Tabernacolo Branham.

2- La prima cosa che vorrei dire è che il pastore è sempre in piena carica al Tabernacolo, in mia assenza, ed io quando ritornerò guarderò solo lui. Perciò, egli ha il pieno incarico di cambiare o di fare qualunque cosa ritenga sia migliore sotto la direzione dello Spirito Santo, mentre io sto via.

3- Noi crediamo in una Chiesa apostolica, che insegna la benedizione apostolica per la gente di questo tempo. Crediamo in un pieno Evangelo, e crediamo che tutti i segni e i prodigi di cui fu parlato, dal nostro Signore Gesù Cristo, accompagnerebbero la Sua Chiesa finché Lui ritornerebbe. Noi crediamo in queste cose, e crediamo che esse debbano essere messe in ordine, che la Chiesa ha il Suo ordine; e ogni chiesa ha la sua dottrina, e ordine, e disciplina.

4- La nostra chiesa non ha membri che si associano. Noi crediamo che l’intera Chiesa universale dell’Iddio vivente, siano nostri fratelli e sorelle; e che tutte le persone siano sempre benvenute, senza riguardo quale denominazione esse appartengono, al Tabernacolo Branham, all’8a della Pen Street in Jeffersonville, Indiana.

5- Noi crediamo nella “giustificazione per fede”, Romani 5:1. Crediamo che, dopo che una persona sia giustificata per fede, abbia pace con il Signore Gesù Cristo. Tuttavia è possibile che questa stessa persona possa avere abitudini come il bere, il fumare, il far cose che non dovrebbe fare, consuetudini contaminate della carne.

6- Poi noi crediamo che il Sangue di Gesù Cristo santifichi questa persona per il servizio del Signore. E, cioè, crediamo nella “santificazione” secondo Ebrei 13:12 e 13: “Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio Sangue, soffrì fuor della porta”. E noi crediamo che la santificazione venga insegnata nel Nuovo Testamento, e sia destinata ai credenti attraverso l’epoca del Nuovo Testamento, in cui viviamo ora. E crediamo inoltre che dopo che la persona sia stata santificata, le abitudini impure devono andarsene da tale persona.

7- Egli è un credente nel Signore Gesù Cristo, e le sue abitudini sono sparite, crediamo che allora lui sia candidato per il “battesimo con lo Spirito Santo”, che viene come una riempitura del credente.

8- È proprio nel modo in cui l’ho insegnato tante volte, come raccogliere un oggetto di vetro dal recinto per polli. “Giustificazione” è il prenderlo, prepararlo per l’uso con un proposito nel cuore. Ecco ciò che Dio fa con il peccatore. Questi è ancora sporco, contaminato.

9- Poi lui viene purificato dal Sangue di Gesù Cristo. E la parola “santificato” è un vocabolo composto che significa: “purificato e messo a parte per il servizio”. Nell’Antico Testamento, l’altare santificava il vaso, ed esso veniva messo da parte per il servizio.

10- Noi crediamo che lo Spirito Santo metta lo stesso vaso in servizio. Lo Spirito Santo non è un’altra fase della grazia, bensì più della stessa grazia, che riempie il credente per l’espressione di questi segni e prodigi, come i doni apostolici espressi da 1a Corinti 12, che si manifestano attraverso questo credente, quando lo Spirito Santo entra per condurre i doni.

11- Io credo che la Scrittura insegni che “doni e chiamate sono senza pentimento”, in quanto che quando nasciamo in questo mondo, siamo mandati qui per uno scopo, che è, da Dio. E questo prima pure che diveniamo adulti, mentre siamo ancora piccoli, i doni che abbiamo da Dio sono in noi allora, e solo il riempimento dello Spirito Santo pone tali doni all’opera, però li abbiamo dal principio, come dottori e apostoli e profeti e doni di lingue, i nove doni spirituali secondo 1a Corinti 12. Noi crediamo che questi doni siano all’opera oggi, e dovrebbero essere in ogni chiesa locale.

12- Benché, in questo, abbiamo scoperto, in tutto il mondo, che c’è molto fanatismo che riguarda le persone che professano d’essere credenti apostolici. Proprio come ce né in altri ordini, e via dicendo, abbiamo dei fanatici. Ciò è avvenuto sempre, l’abbiamo avuto nel corso delle epoche. Ci furono ai giorni apostolici, e come disse Paolo, alcuni erano venuti e li avevano “persuasi dietro altre dottrine”, e così via. Ma nel suo stesso insegnamento, egli disse: “Se un angelo dal cielo insegnasse qualche altra cosa”, anziché ciò che ci è stato insegnato, “sia anatema”.

13- Quindi, noi, come Tabernacolo Branham, qui all’8a della Penn Street, cerchiamo di seguire l’insegnamento del Nuovo Testamento. Perché crediamo che: “Gesù Cristo, è il Figliolo di Dio”. L’apostolo Paolo fu un vaso chiamato e scelto, per l’elezione di Dio, ad essere inviato alla Chiesa Gentile, per metterla in ordine.

14- Ora, noi del Tabernacolo Branham crediamo nel “battesimo in acqua”, per immersione “nel nome del Signore Gesù Cristo”, che è l’insegnamento apostolico della Bibbia. E possano tutti i nostri membri, o coloro che vengono al Tabernacolo Branham, che desiderano, potere in qualsiasi istante (su richiesta) essere immersi, nel nome del Signore Gesù. Possono consultare, se si sono ravveduti, e hanno creduto nel Signore Gesù Cristo, e il pastore lo farà appena possibile, o se può, li battezzerà immediatamente. Questo li condurrà nella comunione dei credenti. Noi crediamo che col battesimo in acqua siamo introdotti in un’associazione.

15- Ma, col battesimo dello Spirito Santo, veniamo introdotti come membri, essendo membri del Corpo di Gesù Cristo, che è in tutto il mondo.

16- Ora, un’altra cosa che crediamo: “La manifestazione dello Spirito è data ad ogni uomo per trarne profitto”. Noi crediamo che questi doni operano nella Chiesa, per cui desideriamo ardentemente che le persone che hanno i doni dello Spirito, vengano e adorino con noi.

17- Da tante parti, vediamo che quando la gente ha i doni, le persone non capiscono “come” e “quando” usare tali doni, e, nel far così, apportano solo disapprovazione, la qual cosa pensiamo che sarebbe proprio ciò che Satana potrebbe compiere per far intimorire gli estranei, gli increduli, da questa meravigliosa benedizione che Dio ha dato alla Chiesa in questi giorni.

18- Paolo disse: “Quando viene un estraneo fra noi, e tutti parlano in lingue, non se ne andranno gli uomini e diranno che siete matti? Ma se uno profetizzasse, e rendesse noto il segreto del cuore, allora essi si prostrerebbero e direbbero: ‘Veramente Dio è con voi.’”

19- Ora, crediamo che i doni spirituali tra i credenti, siano all’ordine del giorno. Non possiamo credere che un uomo possa predicare sotto ispirazione, essere un dottore ispirato, e in seguito negare il dono di guarigione, o il dono di profezia, o il parlare in lingue, o qualsiasi altro dono.

20- Così, quindi, ecco la mia fede nella Parola di Dio, nel modo in cui dovrebbe essere all’opera nel Tabernacolo Branham, all’8a della Penn Street qui in Jeffersonville. Per prima cosa, penso e credo che queste cose che dico siano essenziali e debbano essere compiute in questa maniera, al Tabernacolo Branham, per prosperare nel Signore. E se in qualsiasi istante, ciò sia messo in dubbio, la persona che ha un interrogativo in merito può consultarmi se non gli è possibile andare dal pastore, altrimenti può consultare il pastore. Se sono a casa, e non in viaggio, sarò contento di aiutare sia laici che il pastore, in ogni momento. Queste cose sono scritturali, e credo che si tratti dell’ordine della Chiesa.

21- Penso, in primo luogo, che tutti i membri o ogni fedele del Tabernacolo Branham, debbano amarsi di molto amore divino l’un l’altro finché i loro cuori si desiderino ardentemente a vicenda quando essi devono andarsene via, per lasciarsi reciprocamente fino al servizio serale. Io sono un vero credente dell’amore divino. L’apostolo Paolo diceva che era l’evidenza dello Spirito Santo. “In questo modo, tutti gli uomini sapranno che siete Miei discepoli”, diceva Gesù: “Quando avrete amore l’un per l’altro”. E noi crediamo che sia l’amore di Dio che abbia mandato Gesù Cristo sulla terra a morire per tutti noi. “Iddio ha tanto amato il mondo, che ha donato il Suo unico amato Figliolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia Vita eterna”. E la Vita eterna qui è la Vita stessa di Dio, perché noi diveniamo figli e figlie di Dio, col battesimo dello Spirito Santo, a noi che siamo Progenie d’Abrahamo, ci dà la fede che Abrahamo aveva, quando credette Dio ancor prima di essere circonciso.

22- L’altra cosa che crediamo, e che questi fedeli dovrebbero riunirsi assieme, queste persone che hanno i doni, come le “lingue”, e coloro che ricevono rivelazioni e interpretazioni e così via. Questi membri, o piuttosto questi credenti, dovrebbero riunirsi almeno 45 minuti o un’ora prima che i servizi abbiano inizio. la chiesa dovrebbe essere aperta presto, e i credenti radunarsi queste sere, circa 45 minuti o un’ora prima che il culto incominci.

23- Credo, che il Tabernacolo Branham debba sempre avere un pianista ripieno di Spirito Santo, che venga presto, e suoni molto dolcemente musica spirituale, come: “Laggiù alla croce dove il Salvatore morì per purificarmi dal peccato e io piangevo, al mio cuore fu applicato il Sangue, gloria al Suo nome!”. Qualcosa di questo genere: “Più vicino a Te, mio Dio. Roccia dei secoli, ti sei aperta per me”. Oppure: “Vicino alla croce”, o qualcosa su questo ordine, dolcemente, teneramente, mentre lui medita costantemente sullo Spirito Santo, lui oppure lei, di chiunque si tratti.

24- Poi credo che i fedeli che entrano, dovrebbero riunirsi, appendere i propri cappotti, giacche e cappelli, essere accompagnati ai loro posti, con l’ospitalità che soltanto gli “uscieri” o i diaconi ripieni di Spirito Santo possono fare, e nell’amore, vedere la Chiesa dell’Iddio vivente andare avanti.

25- I fedeli non dovrebbero chiacchierare, parlare o far chiasso in chiesa.

26- Essi dovrebbero stare insieme. Dapprima, pregare in silenzio, forse all’altare, per alcuni momenti. Non pregate ad alta voce, interrompereste qualcun altro, state in adorazione, pregando in silenzio. Addentratevi, adorando, nel vostro spirito, poi ritornate al vostro posto.

27- Oppure, non avete bisogno di andare all’altare. Entrate semplicemente e andate a posto, sedetevi, ascoltate la musica, chiudete gli occhi, chinate il capo e state in silenzio, adorando Dio per tutto il tempo.

28- Poi se lo Spirito dovesse rivelare qualcosa a un altro oppure qualcuno che sia riempito con lo Spirito al punto da parlare in lingue, allora questa persona si alzi e dia il messaggio. E tutti devono stare zitti finché l’interpretazione venga.

29- Quando l’interpretazione viene, essa non deve essere solo un citare la Scrittura, o qualcosa che non ha significato, deve essere un messaggio diretto alla Chiesa, altrimenti penseremo che sia dalla carne, ne vediamo tanti di questi. E per quello che io credo: lo Spirito deve parlare unicamente per “l’edificazione della Chiesa”.

30- Sarebbe un messaggio, qualcosa su questo ordine, probabilmente. Forse tra le persone che si radunano in questo periodo, ne sono venute alcune malate. Può darsi che ci sia un uomo che giace paralizzato o qualcosa così; non l’avete mai visto prima, ma quando venga l’interpretazione, sarebbe stata qualcosa di questo tipo, quando l’interpretazione o colui che ha appena parlato dica: “COSÌ DICE IL SIGNORE, l’uomo che è in mezzo a noi è venuto dal ‘tal luogo,’ e descrive il posto. E dicesse così: “Egli è paralizzato perché tre o quattro anni fa”, a seconda di come sia il caso: “lui ha fatto qualcosa di male”, come, ad esempio “ha lasciato sua moglie e i suoi figlioli, ed è fuggito. Egli è caduto da un carro”, o qualcosa del genere: “e si è ferito ed è paralizzato. COSÌ DICE IL SIGNORE: se lui si pentirà da questo, e prometterà di ritornare da sua moglie e di riconciliarsi con lei, allora sarà guarito ora e farà ritorno alla sua famiglia”.

31- Allora prima che qualcuno dica qualcosa, devono esserci almeno due, o più uomini o persone in sala, che siano spiritualmente solidi nell’insegnamento del Vangelo, che abbiano un ottimo discernimento dello spirito, si alzino e dicano: “È dal Signore”.

32- E se ciò non ha luogo, allora le lingue non dovrebbero essere nominate nella chiesa. Se la persona parla in lingue, Paolo dice: “Se non v’è chi interpreti”, e così via, “parli a casa”, o ovunque possano essere, “perché essi stanno solo benedicendo sé stessi, e ciò non è per l’edificazione della Chiesa”.

33- Dopo che la persona ha parlato, e dopo l’interpretazione, ci devono essere due o tre giudici, in accordo all’insegnamento biblico di San Paolo, affinché sia “giudicato da due o tre giudici”.

34- Si permetta alla persona che ha ricevuto l’incarico, di procedere. Forse Lui potrebbe designare una certa persona, oppure il pastore o qualche altro, per imporre le mani su una persona, e colui che è malato o afflitto, sarà sanato. Quindi si lasci che il pastore o un’altra persona, chiunque possa essere incaricato dallo Spirito Santo, si vada a ministrare alla persona secondo quello che lo Spirito ha detto. E qualsiasi cosa lo Spirito Santo abbia detto, avrà luogo, immediatamente dunque, proprio come lo Spirito Santo l’ha dato.

35- E in tal caso, la gente potrebbe rallegrarsene, essere riconoscente e lodare e adorare Dio, dal momento che Dio vuole essere adorato.

36- Così essi devono chinare i propri capi e rimettersi in preghiera, per vedere se ci sia un altro messaggio che lo Spirito Santo volesse prima manifestare per questi doni.

37- Se invece una persona parlasse in lingue, interpretasse, e i giudici vedessero di fare quello che fu detto di fare, e ciò non avviene, allora tutto il gruppo andrà all’altare e pregherà Dio di togliere quello spirito da essi, perché nessuno desidera un simile spirito. Noi sapremmo che è falso e che viene dal nemico, e non da Dio, dato che Dio può dire solo la Verità. Sia chiaramente compreso dalla chiesa, prima di cominciare questo nuovo ordine.

38- Poi, forse, ci sarebbe qualcosa del tipo che il messaggio dica a un certo fratello: “Sei sopravvissuto a un incidente ferroviario” oppure “a uno scontro stradale” o qualcosa del genere.

39- Dopo che i giudici danno alla chiesa il permesso di parlare, o di esercitare questo messaggio che procede, se il loro giudizio è che “È da Dio”, allora fate attenzione e vedete se avviene.

40- Se avviene, ringraziate Dio e siate molto riconoscenti nel vostro cuore verso di Lui. Dategli lode e adorateLo, e siate umili. Soprattutto: siate umili.

41- Non vi gonfiate o insuperbite mai al punto di saperne più del vostro pastore o della chiesa in cui adorate. Se arrivate a quel punto, allora vi avverto, ciascuno di voi, di andare in un altro luogo dove adorare, perché chiedo al pastore di non permettere mai nessuna cosa al di fuori dell’ordine biblico, nel modo in cui lo abbiamo visto qui nella chiesa. E comunque noi vogliamo che questi doni siano in funzione, in questo luogo e nei fedeli. Se si continua correttamente, secondo la Parola, vedrete una potente meravigliosa chiesa all’opera per il nostro Signore Gesù Cristo.

42- Ora, la prossima cosa che avrà luogo, sarà che se delle persone escono dall’ordine durante queste occasioni, un diacono o un “usciere” (cioè un addètto all’ordine) che sia ripieno di Spirito Santo e abbia tanta grazia nel cuore, andrà dalla persona, con riverenza, paternamente, e la correggerà in tale maniera. Oppure, il pastore, sarebbe più adatto dei diaconi a farlo, perché il pastore, in questo tempo, mentre procedono questi servizi spirituali, dovrebbe essere nella camera di preghiera o in qualche luogo a pregare.

43- Se dunque non ci sono messaggi che vengano emessi, né rivelazioni, allora la gente avrebbe il privilegio, se lo desidera, di alzarsi e rendere testimonianza, testimonianze che siano esclusivamente per la gloria di Dio. Non sono tenuti a farlo, ma le testimonianze dovrebbero esser date prima che il messaggio o il servizio dei cantici abbiano inizio, in quanto alle testimonianze di questi servizi di adorazione.

44- Voi capite, chiesa che, facendo così, mettete l’intera assemblea nello spirito d’adorazione, prima che la Parola venga per essere insegnata. Allora lo Spirito Santo entra nella Parola, e manifesta Dio attraverso la Parola, per essere di conferma alla vostra adorazione.

45- Dopo di questo, è tempo perché il pastore si faccia avanti. Il pastore dovrebbe uscire, diciamo, alle 7 e 30 oppure alle 8 meno un quarto. Ma se questi messaggi avvengono prima che il pastore esca dal suo ufficio, per prendere posto sul pulpito, qualche fratello dovrebbe dare delle istruzioni, perché i santi sanno che quando il pastore và sul pulpito, è l’ora del servizio, così si dà tempo in abbondanza per tutte le manifestazioni dei doni, per portare lo Spirito di Dio all’assemblea.

46- Se capita che ci sia un non credente, turbolento, vada da lui una persona cortèse come un usciere o un diacono, e gli parli e gli chieda di tenersi riverente, o di avere rispetto mentre il servizio è in ordine. Perché lo Spirito è nell’edificio, e i doni di Dio vengono resi manifesti per l’edificazione della Chiesa. A questa persona si deve parlare nell’amore, e non rudemente. A meno che non si arrivi al punto in cui bevano o siano disubbidienti oppure qualcosa d’altro, che interrompa o ostacoli l’adorazione del Signore, perché i doni sono allora manifesti, allora la persona dovrebbe essere condotta via da parte, in una delle camere interne, in cui si parli e ci si occupi di lei con gentilezza.

47- Quando il pastore viene sul pulpito, consiglierei qui al Tabernacolo Branham, che egli conduca l’assemblea in almeno uno o due buoni cantici. Perché abbiamo scoperto che quando molti cercano di operare nella chiesa, ciò porta solo guai. Suggerirei così, dato che solevo farlo quand’ero pastore in chiesa, guidavo io stesso dei cantici. Credo che sia un’ottima cosa se il pastore stesso facesse così.

48- In ogni riunione di preghiera, dove i gruppi si riuniscono, in ciascun incontro di preghiera deve esserci il pastore. Non si dovrebbe mai lasciare a nessuna persona di andare a condurre tali riunioni, perché abbiamo scoperto che si esce dalla strada, riguardo alla dottrina, e poi succede che si riporta alla chiesa, e tante volte succede che si recano delle eresie, ecc. che non appartengono alla Chiesa dell’Iddio vivente. Il pastore dovrebbe essere in tutte le riunioni di preghiera, dove ci si raduna.

49- Il pastore non dovrebbe mai “prendere le parti” (o parteggiare) nella riunione, dicendo che c’è un gruppo in questo modo e uno in quel modo. Il pastore dovrebbe stare tra ognuno di loro, andare da essi e riconciliarli immediatamente. Se lui non riesce a riappacificarli, prenda un diacono con sé, e se invece quelli non ascolteranno né il pastore né il diacono, allora ciò dovrebbe essere detto alla chiesa e, come Gesù disse: “Siano per voi come un pagano e un pubblicano”. “E qualunque cosa legate sulla terra”, disse Gesù: “Io legherò in cielo, e ciò che avrete sciolto sulla terra, Io scioglierò nel cielo”.

50- Quando il pastore và sul pulpito, guidi dunque almeno uno o due cantici, e vada direttamente alla Parola.

51- Non c’è tempo per lunghe riunioni di testimonianze, e chi si alza dica una parola, questo non prospera al Tabernacolo Branham.

52- Se a qualche persona, che ascolta questa incisione su nastro ciò l’ha fatto prosperare nella chiesa, bene, è perfettamente a posto, ne siamo molto lieti.

53- Ma da noi qui, no, arreca soltanto confusione. Sono stato pastore qui per venti e più anni e mi sono accorto che ciò provoca unicamente disordine. Se avete una testimonianza, datela prima alla congregazione, mentre lo Spirito benedice.

54- Del resto, il vero modo di testimoniare, non è nella chiesa: è fuori nei luoghi tenebrosi, lasciate che la vostra Luce risplenda dov’è oscuro. Andate nelle trattorie e nei più differenti luoghi, e dove il peccato si accumula, lasciate dunque che la vostra Luce splenda. Ecco il luogo dove farlo.

55- Ma, ad ogni modo, se il Signore vi ha benedetti e vi ha dato qualche grande speciale benedizione, o qualcosa che dovete dire alla gente, fatelo nel tempo dell’altro servizio, nel pre-servizio, nei preliminari, oppure quando lo Spirito sta benedicendo e dando testimonianze e rivelazioni, e lingue e interpretazioni, e così via, nell’adorazione dei santi, prima che la Parola di Dio venga prodotta.

56- Allora il pastore, dopo aver condotto i cantici, immediatamente condurrà la chiesa in preghiera, lui stesso, nella preghiera di congregazione mentre sta sul pulpito, chiedendo al resto degli altri di chinare i propri capi in preghiera.

57- Abbiamo scoperto che questa sia una benedizione più grande, e un’altra cosa in chiesa.

58- E poi c’è un’altra cosa che il pastore dovrebbe fare. Se si avesse una vera riunione spirituale, i doni rendono manifesti molti segreti dei cuori degli uomini, e ci sono cose che dovrebbero essere fatte tramite i doni alla riunione, così lo Spirito di Dio è nella riunione, ed è molto facile allora per il pastore trovare lo Spirito di Dio (che è già nella riunione) sulla Parola di Dio, mentre lui legge e comincia a predicare. Il pastore poi predica qualsiasi cosa che lo Spirito Santo mettesse sul suo cuore, quello che desidera fare stando là.

59- Naturalmente, mentre lui predica ci si può rallegrare, o dire: “amen” quando la Parola viene presentata. Ma, finché ci si alza e si dà un messaggio in lingue e l’interpretazione, mentre lo Spirito Santo opera attraverso il pastore, la Scrittura condanna ciò, e dice: “Lo spirito del profeta è soggetto al profeta”.

60- Il pastore deve allora richiamare questa persona, e chieder loro di essere riverenti e mantenere il proprio posto. Il pastore deve essere un uomo dalle maniere molto umili, ma non troppo umili, che possano essere come il Signore Gesù Cristo quando vedeva che l’errore continuava ad andare avanti in chiesa. Egli intrecciò delle cordicelle e li cacciò via dalla chiesa. La Chiesa di Dio è più in alto del giudizio, e il pastore è il più alto ordine nella chiesa. L’anziano è la cosa maggiore della Chiesa apostolica all’infuori dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo reca il Suo Messaggio direttamente all’anziano e lui lo dà al popolo.

61- I santi e i loro doni avranno il loro posto, prima, per adorare e riunirsi, che conducono (come dissi prima) lo Spirito del Signore nell’edificio, per il pastore. E ciò rende molto più facile che lo Spirito Santo operi attraverso lui dunque, quando una grande riunione pentecostale ha da poco preceduto il suo insegnamento, ed allora lo Spirito Santo entra nella Parola e La insegna, è appena stato manifestato dai doni.

62- La chiamata all’altare viene fatta in seguito, e molti così vedranno e capiranno, secondo l’opera dello Spirito Santo, e la Parola di Dio su cui il pastore lo pone, che siete la Chiesa dell’Iddio vivente. E come Paolo disse ab antico: “Egli si prostrerà e dirà: Veramente, Dio è con voi”. In queste cose si agisca con riverenza.

63- Il nostro pastore, in queste occasioni, è il fratello Neville. Ricordatevi, lui è il pieno capo della chiesa. Il fratello Neville ha il diritto di esercitare qualsiasi autorità lo Spirito Santo voglia, qualunque cosa lo Spirito Santo gli dica di riferire, in altre parole. Nella chiesa, lui ha il diritto per qualsiasi cosa Dio lo guidi a fare. Egli ha pure diritto sul consiglio dei diaconi, sugli amministratori, sul pianista, o su qualunque altro ufficio della chiesa che lui desideri cambiare, sentendosi guidato dallo Spirito Santo a farlo. E quello che lui fa, io lo riconoscerò, giacché lui, (credo) sia un uomo devoto. Lo riconoscerò essere dal Signore, e lo approverò egualmente, perciò questo gli dà l’autorità per far funzionare la chiesa nel modo in cui lui si sente condotto a farlo. Qualunque ufficio nella chiesa per cui lui desideri cambiare le posizioni della gente, ha l’autorità di farlo. Io spero che siate sempre amabili e che ciò non debba mai essere messo in atto.

64- Possa il Signore benedirvi tutti, e confido che questo sia eseguito al meglio della vostra conoscenza, voglia lo Spirito Santo aver cura di ciascuno di voi.

65- Possa ogni funzionario della chiesa occupare il suo posto di dovère, sapendo questo: che Dio vi riterrà responsabili per come avete tenuto il vostro ufficio nella chiesa. Ciascuno dovrà renderne conto.

66- Riguardo ai laici e ai cari santi con i doni che sono nella nostra chiesa: chi profetizza, o parla in lingue o interpreti, o ha rivelazioni, siamo molto lieti di avervi nel servizio. Vi daremo piena collaborazione in tutto quello che lo Spirito Santo proverà che vi ha detto. Noi vi amiamo, e crediamo che questi doni siano in voi, e, se avrete l’occasione giusta, e una presentazione scritturale, compirete grandi opere tra noi. Voglia il Signore benedirvi tutti, è la mia preghiera.

67- Cristiani! Vi prego di ascoltare questo nastro. C’è una cosa che mi sono accorto di aver tralasciato, è questo: quando si parla in lingue, devono essere non più di due o tre, secondo la Scrittura. Ci siano solamente due o tre messaggi che vengano dati in ogni singolo servizio. Su questo, secondo le Scritture: “Siano non più di due o tre”. Così potete eseguire tali cose, secondo il modo in cui lo Spirito Santo l’ha diretto nella Bibbia. E questo, è al meglio della mia conoscenza, il modo di compierlo. Paolo disse: “Quando parlate in lingue, siano non più di due o tre a farlo”. Il Signore vi benedica.